La miniserie, prodotta da Officina della Comunicazione, racconta l’impegno della Federazione e verrà utilizzata per far meglio conoscere il ruolo e la proposta pedagogica
Cinquant’anni di Fism, ovve- ro mezzo secolo di impegno della Federazione che – dal- la sua costituzione promossa dal- la Conferenza episcopale italiana al “Global compact on education”, il “Patto educativo globale”, lancia- to da papa Francesco – nel nostro Paese associa quasi novemila real- tà educative non profit d’ispirazio- ne cristiana, ora raccontate in una miniserie di cinque videoclip. Rea- lizzate da Officina della Comuni- cazione, apprezzata società di pro- duzione, che proprio nei giorni scorsi ha vinto il Premio interna- zionale Biagio Agnes nella sezione “Documentari” insieme – fra gli al- tri – alla Rai.
La realizzazione sostenuta da Fism nazionale non ha solo un valore do- cumentale, ma sarà utilizzata per far conoscere attraverso piattafor- me, social, emittenti, come pure le stesse scuole – ad esempio in occa- sione degli open day o durante la- boratori e corsi – il ruolo della Fe- derazione, la sua proposta pedago- gica, la cura particolare verso i pic- coli messa in campo senza alcuna discriminazione.
Fra passato e attualità, certezza del primato delle bambine e dei bam- bini, consapevolezza di un servizio alle famiglie e alla società, forte de- siderio di armonizzare identità e dialogo, sequenze accurate ed effi- caci riescono a sintetizzare una sto- ria che parte da lontano (ancor pri- ma del ’74: emblematica l’immagi- ne di un carretto che trasporta dei bambini, antesignano del pulmino dei giorni nostri) e arriva sino a og- gi (altrettanto rappresentativi i tan- ti edifici moderni con aree ludiche interne ed esterne).
Dopo la prima, quasi una sorta di carta di identità della Fism, ogni clip, della durata di una manciata di minuti, tocca tematiche diffe- renti, presentate via via dal presi- dente nazionale Giampiero Re- daelli e dai membri della presiden- za responsabili dei diversi ambiti (dalla gestione del personale alle relazioni esterne, dalla formazione all’aggiornamento pedagogico, al- la cultura, e via dicendo) Cinzia Pa- rimbelli, Mirco Cecchinato, Luca Iemmi, Bruno Forte, Rosaria De Fi- litto. Sono loro ad avvicendarsi con brevi interventi, sapientemente ac- costati nel montaggio e intervalla- ti da scene colte nella quotidiani- tà da riprese in 4K, effettuate in di- verse aree del Paese: dalla Lom- bardia all’Emilia, dal Lazio alla Si- cilia. Scene rappresentative della “routine” in un asilo nido, in una sezione primavera, in una scuola dell’infanzia (ovvero i momenti dell’arrivo e dell’accoglienza, dei giochi, del pasto, del riposino, dei laboratori, dello sport, dell’uscita), ma pure capaci di esprimere ciò che distingue questi ambienti ge- stiti da parrocchie, congregazioni religiose, fondazioni ecclesiasti- che… Luoghi dove l’attenzione al- le bambine o ai bambini diversa- mente abili è sempre un fatto di amore, oltre che di cura. Luoghi nient’affatto confessionali e in real- tà completamenti aperti, dove ci sono bambini di ogni etnia o reli- gione (lo mostrano inquadrature che ritraggono non poche mam- me nel loro abbigliamento islami- co che li accompagnano o atten- dono all’uscita), tutti egualmente rispettati nelle loro esigenze o con- suetudini (affissi su bacheche, in- dicazioni alimentari od altro). Ambienti dove si coltivano buone pratiche, si educa alla convivenza e alla pace. “Prendi il largo”: questo il motto che accompagna le cele- brazioni del cinquantesimo di Fism nazionale, che avranno il loro cul- mine a Roma il prossimo 18 mag- gio con un incontro che vedrà la partecipazione di oltre milledue- cento rappresentanti del mondo Fism (gestori, insegnanti, educatrici), oltre a studiosi, esperti e auto- rità civili e religiose ai massimi livel- li. Ed è il motto – leitmotiv che attra- versa la miniserie alla quale si ag- giungerà presto una clip dedicata a
dar conto della costante interlocu- zione con il mondo delle istituzio- ni e della politica che Fims ha te- nuto aperta, avendo come traguar- do quella piena parità che, nono-
stante facciano parte dell’unico si- stema pubblico d’istruzione, le scuole dell’infanzia paritaria devo- no ancora raggiungere.
Non è tutto. I videoclip di Officina della Comunicazione informano sulle più recenti iniziative della Fe- derazione, a partire dai cosiddetti “pellegrinaggi pedagogici” con de- legazioni ai luoghi legati alle figure protagoniste dell’educazione del ’900, rivisitandone la fecondità del- le radici. Ovvero le mete di Mom- piano, vicino Brescia, dove si avviò l’esperienza delle Sorelle Rosa e Ca- rolina Agazzi; Chiaravalle sulle or- me di Maria Montessori; Barbiana, nel Mugello in provincia di Firenze, dove si sviluppò l’azione educativa di don Lorenzo Milani. E informa- no sui tanti incontri formativi nel- le regioni italiane (“aree interne” comprese), soprattutto nel segno dell’“ascolto”, della creatività, di una cultura che declina pedagogia e di- dattica, innovando e sperimentan- do. Con determinazione e passio- ne, fedeltà al passato e fiducia nel futuro. Senza dimenticare il tema della transizione al Terzo Settore che, nella sua configurazione più nitida, è oggetto di cronaca anche di questi giorni.
- Elisa Roncalli su "Avvenire"